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12. Le stazioni fitotecniche

Badia Polesine

Nel 1937 per iniziativa del comune di Badia, che mise a disposizione un proprio podere e gli uffici necessari, del Consorzio agrario provinciale, della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, del Consiglio provinciale delle corporazioni, e più tardi della Società polesana produttori sementi, che contribuirono finanziariamente, nacque la Stazione fitotecnica di Badia Polesine.
Gli obiettivi che i vari enti si posero nel realizzarla erano quelli di creare un centro sperimentale particolarmente indirizzato al miglioramento delle colture palesane, e quello della produzione di sementi per soddisfare i bisogni della provincia esportando il surplus in quelle limitrofe. 110
La stazione di Badia, oltre che sul fondo comunale di 6 ettari, potette contare su un altro appezzamento di 22 ettari preso in affitto, sui quali, fin dal 1937, si iniziò la sperimentazione con i frumenti Strampelli alla quale si affiancarono quelle sul ricino, sul lino, sull’orzo, sulle avene, sulle patate, sull’erba medica , sulle soie ed altre minori come quelle sul papavero da oppio, sul cipero, sul tapinabour, sull’arachide, sul timo ecc.

Testi tratti dal libro
La scienza del grano. Nazareno Strampelli e la granicoltura italiana tra le due guerre
di Roberto Lorenzetti
Roma, Mibac-Dga, Studi e ricerche, 2000.